Genere musicale, ma anche vera e propria “visione del mondo” in cui si rispecchiarono centinaia di migliaia di giovani in tutto il globo, il rock è una cultura, un fenomeno che ha sconvolto le regole della musica popolare in voga fino alla metà degli anni Cinquanta negli Stati Uniti – dov’è nato e si è sviluppato – sia per la sua dimensione provocatoria, sia, per l’uso di una strumentazione che vede la chitarra elettrica come regina del nuovo sound.
Il termine rock deriva da rock’n’roll, locuzione coniata all’inizio degli anni Cinquanta che significa letteralmente “scuotiti e rotola”.
Più fonti fanno coincidere la nascita dell’epopea rock – inteso come periodo di produzione musicale – con l’avvento di Elvis Presley. Egli seppe unire il sound del blues nero rurale alle nuove richieste della musica country bianca in costante evoluzione e aveva intuito che la nuova musica non poteva e non doveva solo essere ascoltata, ma andava anche vista.
Arrivarono poi i favolosi anni Sessanta, che portarono con sé la nascita di una cultura rock vera e propria, plasmata a partire dalla musica – che doveva essere pura, autentica, al di sopra di ogni compromesso con il mondo e con tutti gli altri generi commerciali d’intrattenimento – e che finì col connotarsi ideologicamente al punto da diventare una vera e propria utopia.
Bob Dylan ne fu la massima espressione sull’East Coast: musicalmente non portò alcuna innovazione al rock, date le sue radici da folksinger, ma fu il primo a riportare in auge la rabbia e il bisogno di cambiamento che prima di lui Elvis, aveva cantato, offrendo la possibilità di “pensare” attraverso le parole delle sue canzoni
Ad Ovest la California divenne la frontiera dello spirito più autentico del rock e il surf il simbolo di una nuova condizione giovanile audace e libera dagli obblighi della vita adulta. Nacque così la surf music: il rock’n’roll dei giovani bianchi della classe media americana. I Beach Boys furono la realtà che meglio incarnò il clima di quest’epoca.
Gli Stati Uniti furono il regno incontrastato del rock fino alla metà degli anni Sessanta, quando dal Regno Unito emerse una nuova generazione di musicisti e band – Beatles, Rolling Stones, Who, solo per citarne alcuni – che influenzarono in maniera radicale sia la scena musicale britannica, sia quella oltreoceano.
L’inizio degli anni Settanta segna il disincanto e vede la tragica morte degli artisti-icona di questa generazione: Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison, figure entrate nel mito, nuovi poeti maledetti, simbolo di una creatività pronta a sacrificare tutto. L’epopea del rock giunge così alla sua fine nella seconda metà di questo decennio con l’avvento del Punk.
Testo liberamente riadattato dal sito web www.storiadellamusica.it
Brani rock in repertorio
Light my fire – Acid Rock – The Doors
The power of love – Heuy Lewis and the News